Lavora come decoratore e, prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, frequenta le Accademie di belle arti di Brera e Venezia.
Esordisce nel 1949 alla galleria Annunciata di Milano con paesaggi ispirati alla pianura padana. Negli anni Cinquanta, a Parigi, conosce l'arte informale e evolve verso una pittura non figurativa.
Nel 1951 partecipa alla VI Quadriennale di Roma e nel 1956 alla XVIII Biennale di Venezia dove vince il premio "per un giovane artista". Da quel momento la sua presenza nel panorama dell’arte italiana contemporanea subisce un notevole incremento, come è testimoniato dalla sua costante partecipazione alle più importanti manifestazioni nazionali e dall’interesse dei nomi più autorevoli della critica d’arte italiana.
Nel 1957 vince un premio acquisto alla quinta edizione del premio Spoleto.
Nel 1962 la Galleria del Milione di Milano gli dedica una personale.
Dal 1964 dipinge quasi sempre in campagna, presso un mulino vicino a Legnano dove si dedica alla rappresentazione del paesaggio padano e alla natura morta.