Pierre Fernandez Armand - noto come Arman - è stato un pittore e scultore francese conosciuto per aver sviluppato – nel senso più nobile del termine – il concetto artistico delle cosiddette Accumulazioni.
Sin dal 1953 progetta e realizza oggetti in serie (orologi, bambole, automobili, strumenti, macchine fotografiche, strumenti musicali, ecc.) sovrapposti in scatole o vetrine di plexiglas, affermandosi così, come uno dei più acclamati artisti del Nouveaux Réalisme.
Da sempre interessato agli oggetti e al rapporto che la società moderna ha con esso, tra sacralizzazione e consumo, Arman si dimostra un appassionato collezionista di oggetti di uso quotidiano (orologi, armi, penne ecc.) e opere d’arte, in particolare d’arte tradizionale africana di cui era un gran conoscitore e specialista apprezzato.
Dopo il liceo, si iscrive alla Scuola di Arti Decorative di Nizza (ora Villa Arson) e successivamente alla scuola del Louvre. Nel 1947, incontra Yves Klein e Claude Pascal presso la scuola di judo che frequenta a Nizza.
Nel 1955, la Galerie du Haut-Pavé organizza la sua prima mostra personale a Parigi e proprio a questi anni risalgono i suoi primi Cachet (tracce di oggetti inchiostrati o dipinti).
Alla fine del 1957, l’artista, che era solito firmare le sue opere con il suo nome, in omaggio a Van Gogh, abbandona “d” di Armand, formalizzando la sua firma nel 1958 in occasione di una mostra a Iris Clert.
Nel 1960, usa per la prima volta il plexiglass ed espone Le Plein alla galleria di Iris Clert (un accumulo di rifiuti selezionato). Questa mostra si contrappone alla mostra organizzata due anni prima nella stessa galleria dal suo amico Yves Klein.
Lo stesso anno, sotto la guida del critico d’arte Pierre Restany, Arman diviene, con Yves Klein, uno dei membri fondatori del gruppo di Nouveaux Réalisme insieme a François Dufrêne, Raymond Hains, Martial Raysse, Daniel Spoerri, Jean Tinguely e Jacques Villeglé, ai quali successivamente si aggiunsero César, Mimmo Rotella, Niki de Saint Phalle, Gérard Deschamps e nel 1963 Christo.
Dal 1961, Arman sviluppa la sua carriera a New York, dove vive e lavora fino al 1967, alternandosi tra la città america e Nizza, fino alla sua morte.
Le opere di Arman sono oggi presenti in tutti i musei internazionali. Tra le mostre più importanti a lui dedicate ricordiamo la retrospettiva al Centre Pompidou di Parigi nel 2010 e la mostra al Museo Tinguely di Basilea nel 2011.