GALLERIA POMA
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Renzo Ferrari

Figura sospesa, 1994, olio, 60 x 50 cm
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Biografia
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Cadro, 1939

Renzo Ferrari nasce a Cadro l’8 febbraio 1939. A Milano frequenta dapprima il liceo artistico, poi l’Accademia di Brera dove conclude gli studi con una tesi su James Ensor.

​Nel 1962 tiene la sua prima personale alla Galleria milanese delle Ore. Nel 1964 viaggia ed espone in Germania a Munster,Wanne Eickel e Berlino; nello stesso anno ottiene il Premio Diomira per il disegno e nel 1974 il Premio Feltrinelli per la pittura alla Biennale di Milano.
 
L’incontro con la PopArt americana alla XXXII Biennale di Venezia lo impressiona e lo sollecita a cimentarsi con questo linguaggio.

Nel 1972 alla Cupola d’Arte Casa di Lugano espone una serie di lavori (1969-1972) sul tema “Artificio e Natura”. Nel 1977 è in mostra alla galleria Bergamini di Milano con dei cicli tematici improntati alla condizione esistenziale: “Urbani”, “Mimesi”, “Teste”; sul finire degli anni Settanta lo spazio e il colore dei sui lavori si incupiscono fino a un nero estremo, notturno.

Nel decennio successivo viene invitato a mostre di taglio museografico quali l’ “Opera dipinta 1960-1980”(1982) e “Dieci Pittori a Milano”(1989) allo CSAC di Parma e alla milanese Rotonda della Besana.

Nel 1985 Harald Szeemann cura una sua monografica al Monte Verità di Ascona. A partire dal 1989 si produce una significativa svolta nel suo lavoro che registra un impeto graffitista nel segno/disegno e un cromatismo che si riaccende, già ravvisabile nell’antologica “Opere 1970-1990”che il Museo civico di Bellinzona gli dedica. Dieci anni più tardi, nel 1999, lo stesso museo dà vita al “Fondo Ferrari”. 
Nel 1995 fa un primo soggiorno a New York seguito da un secondo nel 2004. Nel 2008 è invitato alla rassegna “Artisti arabi e italiani”a Beirut, Damasco e Il Cairo.

Nel 2009 riceve il Premio Morlotti alla carriera e l’editore Skira pubblica nella collana Arte Moderna due importanti volumi monografici: “Renzo Ferrari. Opere 1990-2010”(a cura di Francesco Porzio) e“Renzo Ferrari. Opere grafiche 1958-2013” (a cura di Marta Silenzi, Flaminio Gualdoni, Luca Pietro Nicoletti).

Nel biennio 2014-2015 i Musei di Neuchâtel e Lugano in sinergia organizzano la retrospettiva Visions nomades-1958/2014.
 
Nella sala del Collezionista della Fondazione Stelline Milano, nel 2016, unitamente alla mostra allestita da Mario Botta, viene presentata la monografia “Le Carte e i giorni” (a cura di Elena Pontiggia, Ed. Skira).

L’anno successivo partecipa alla mostra Swiss Pop Art al Kunstuseum di Aarau e tiene la personale Busillis Timealla Galleria Wolf di Ascona. 
Nel 2018 espone “Cose Figure Luoghi”al Museo Spazio Tadini di Milano; escono inoltre due nuove pubblicazioni: “Pop Art-Oggetti Ansiosi 1964-1975” e “Taccuini anfìbi 1989-2015 a cura delle edizioni Silvia”.

Nel 2019 espone Rabisch opere 2003-2019 alla galleria Colomba di Lugano; e opere Diario-estate 2019 con titolo Insonnia al Museo Tadini di Milano.

Nel 2020 propone la mostra Corona diary alla Colomba con catalologo edito da Skira e  di seguito :Moleskine Pandemia 2020 edito da Zedia.

Galleria Poma
Strecia di Mort 1, 6922 Morcote
Tel.: +41 91 996 17 77

​Orari di apertura
Gio: dalle 14 alle 19
Ven: dalle 14 alle 19
Sab: dalle 11 alle 17
​Lun - Mar - Mer -  su appuntamento
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