Pittore e incisore di origini slovena, nacque nel 1909 nel villaggio di Boccavizza presso Gorizia, allora parte dell’Impero Austro-Ungarico.
Dopo aver terminato gli studi all’Accademia dell’Arte di Zagabria nel 1934, per cinque anni intraprese lunghi viaggi in cerca d’ispirazioni: Madrid, Curzola, Maribor e Lubiana, prima di stabilirsi a Trieste e poi definitamente a Venezia nel 1943 dove sposò Ida Barbarigo Cadorin che considererà la sua unica musa ispiratrice.
Nel novembre 1944 fu arrestato dalla Gestapo perché ritenuto attivista in operazioni antitedesche, e deportato nel campo di concentramento di Dachau per quindici mesi, lasciando alla storia una serie di lavori su carta legati alla vita del campo di prigionia, disegnando di nascosto in condizioni estremamente difficili e pericolose. Esperienza che segnò Music per sempre.
Nel 1945 fu liberato e fece ritorno Lubiana, ancora una volta incominciò un lungo pellegrinaggio tra varie città: Gorizia, Istria, Venezia, dove nel 1950 alla Biennale d’arte vinse il premio Gualino. Qui ritornerà a dipingere i soggetti amati, il Carso e la Dalmazia, un periodo che anticipa la sua maturità artistica.
Nel 1951, gli fu assegnato il Premio Parigi, organizzato a Cortina d’Ampezzo dal Centro culturale italiano di Parigi. Una nuova fase della sua pittura si evolse attorno alla rappresentazione dei paesaggi dalmati della sua gioventù. Fu stilisticamente influenzato dall’arte veneziana, dai mosaici e dalle icone bizantine. Negli anni cinquanta passa molto tempo a Parigi per studiare l’astrazione lirica francese, per fare poi regolarmente ritorno al suo atelier veneziano ed esporre nelle varie città italiane ed estere.
Nel 1955 fu presente alla Quadriennale d’arte nazionale di Roma.
Nel 1956 e nel 1960 partecipò nuovamente alla Biennale. Dopo aver ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro grafico, a partire dagli anni sessanta i motivi organici di Music divennero sempre più astratti e le sue composizioni abbandonarono i canoni della tridimensionalità.
La produzione di Zoran Music è stata onorata in numerosissime esposizioni internazionali, le opere sono conservate nei più importanti musei del mondo: Italia, Slovenia, Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti.
"Dipingo per me, perché lo devo fare. Per me è un po’ come respirare. Se mi vietassero di dipingere mi toglierebbero l’aria… Per me la pittura deve essere un’emozione, deve avere cioè alla sua origine una specie di choc. Si tratta di un fatto fisico che vorrei si trasformasse in apparizione. La realtà si trasfigura o, almeno, cerco di trasfigurarla in fatto poetico. Ma come si fa a spiegare? Un quadro è qualcosa che non si sa come nasca: viene fuori dal di dentro come un momento irripetibile." (Z.Music)